Poesia del mese - Marzo 2022

 Marzo


Dopo un anno di lunghe attese

Giorni di atmosfere tese

Lunghi viaggi di città in paese

Torna infine la poesia del mese


Con questa quartina ho annunciato, sui social, il ritorno alla poesia del mese. Mi sono fermata a Febbraio 2021 con lo scioglimento dei Daft Punk, evento doloroso dal quale non mi riprendo ancora, ciò nondimeno eccomi di nuovo qui, a scrivere. Vabbè, a chi voglio prendere in giro? Non è per questo che ho interrotto la rubrica. Ho cambiato casa due volte, sono ancora in cerca di una stabilità che forse mai troverò e voglio fare, come al solito, migliaia di cose. Il fatto che io abbia ripreso dimostra, comunque, che la mia determinazione nel fare tutto supererà gli ostacoli organizzativi, ma soprattutto quelli emotivi. Spero.

Per ora, ho imparato a fare le cose nonostante i miei problemi emotivi, che è un po' la definizione di adulto che lately imperversa sui social, ed io mi ci ritrovo abbastanza, devo dire. Sì, insomma: il mio concetto di adulto è "bambino con esperienza" e in effetti anche il ritorno alla poesia rappresenta per me un ritorno consapevole all'infanzia, o alla preadolescenza, quella fase della vita in cui si sa di avere dentro di sé delle cose, ma non si sa bene come gestirle o amministrarle.

Per chi non è ancora uscito da quella fase: non preoccupatevi, con il tempo andrà meglio. Nel senso che ci si abitua a non sapere come gestire sé stessi, ma si impara a bluffare alla grande, a gestire cose pratiche e ad avere degli orari, rispettare le scadenze, fare gli esami, la burocrazia, e tutte quelle cose che ci fanno sembrare adulti quando poi, in realtà... non cambia perfettamente niente.


Credo che sia ottimo prendere consapevolezza di ciò. Ma forse mi sto un po' allontanando dalla poesiadelmese thing.

Spero di aggiornarvi presto su altre cose, amici, tipo sul disco che è uscito, ma ne ho parlato talmente tanto su YouTube che non ho più energie per scriverne. Nel frattempo, vi presento l'argomento di Marzo 2022: casa.

Volendo, è un po' legata al concetto di essere adulti o bambini, o quel che è. L'adulto è anche visto come uno che sa prendersi cura della propria casa, come di sé stesso, tra le altre cose.

Insomma una cosa da grandi è cercare casa, ancora più grandi si è se la si trova, io continuo a chiedermi se l'ho trovata o no. Ho trovato un sacco di posti in cui mi sento a mio agio, ho scoperto che basta avere con sé l'essenziale, essere circondata da persone giuste. E quindi, cos'è la casa?

Un posto?

Una persona?

Uno stato d'animo?

Che sia un luogo del cuore o un luogo fisico, credo che sia dove possiamo abbassare le difese e metterci in pantofole, essere noi stessi e deporre le armi, almeno fino alla prossima battaglia che ci aspetta, varcati i confini di casa.


Trascino e domo

quest'anima inquieta

Imbrigliata

Inarrestabile e stanca

Livida di gioia e libertà

Assorbita a ritrovare

Un futuro che sa di presente

Eppure quasi passato


Sei tu la casa

Che il mio nomade spirito

Cerca per deporre

Finalmente lo scudo?


Questa voce

Non da oggi

Si squarcia

Sempre meno

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